Ottimizzare l'esperienza dell’ospite con la segmentazione: strategie e strumenti per host e property manager
mercoledì 23 aprile 2025

Ottimizzare l'esperienza dell’ospite con la segmentazione: strategie e strumenti per host e property manager

Nel settore turistico contemporaneo, l'offerta standardizzata non è più sufficiente: gli ospiti cercano esperienze uniche, costruite su misura in base alle loro esigenze, preferenze e abitudini.

In un contesto dove la competizione è sempre più serrata la fidelizzazione dell’ospite diventa una sfida, la scelta strategica della personalizzazione dell’offerta risulta vincente.

Per farlo, serve una visione chiara, basata sui dati. Non bastano l’intuito o l’esperienza: serve una gestione davvero data-driven che permetta di conoscere a fondo chi sono i tuoi ospiti, cosa desiderano e come puoi soddisfarli in modo mirato. È qui che entra in gioco la segmentazione, un’attività strategica che consente di suddividere la clientela in gruppi omogenei, al fine di progettare offerte e comunicazioni personalizzate.

La buona notizia? Non devi fare tutto questo manualmente. 

Strumenti digitali come Ciaobooking semplificano e automatizzano il processo, mettendo la tecnologia al servizio di una gestione più intelligente ed efficace. 

In questo articolo vedremo cos’è la segmentazione, perché è fondamentale per migliorare la tua offerta e come applicarla concretamente con l’aiuto di un gestionale evoluto.

Cos’è la segmentazione e perché è fondamentale nel settore turistico

Segmentare significa suddividere il pubblico in gruppi omogenei, sulla base di caratteristiche comuni rilevanti per la strategia di marketing e vendita. Applicata al settore turistico, la segmentazione permette di comprendere meglio i propri ospiti e costruire offerte mirate per ciascun profilo individuato.

Non si tratta solo di una classificazione demografica (età, genere, provenienza), ma di un processo molto più articolato. Possiamo parlare di:

  • Segmentazione geografica: dove vivono i tuoi ospiti? Il comportamento di un turista italiano è spesso diverso da quello di un viaggiatore tedesco o americano.
  • Segmentazione demografica: età, genere, professione, fase di vita. Le esigenze di una giovane coppia sono diverse da quelle di una famiglia con bambini o di un senior traveller.
  • Segmentazione comportamentale: analizza il comportamento d’acquisto e di soggiorno. Chi prenota sempre all’ultimo minuto, chi preferisce soggiorni più lunghi, chi ama aggiungere servizi come SPA o ristorante direttamente in struttura o al momento della prenotazione del proprio soggiorno,...
  • Segmentazione psicografica: motivazioni di viaggio, interessi, stile di vita. Il turista slow, il wine lover, il digital nomad, il viaggiatore wellness: ognuno cerca qualcosa di diverso.

Capire a quale segmento appartiene ogni ospite è il primo passo per comunicare in modo più efficace, offrire ciò che davvero interessa e, soprattutto, creare un’esperienza che lasci il segno. Ma non solo: segmentare consente anche di ottimizzare il budget marketing, concentrando gli sforzi promozionali su target realmente interessati, con un ROI più alto. E in un settore dove ogni euro speso deve generare valore, questo fa la differenza.

In questo contesto, strumenti come Ciaobooking diventano fondamentali: grazie alla raccolta strutturata dei dati e alla possibilità di creare TAG e filtri intelligenti, puoi avere sempre una visione aggiornata dei segmenti principali della tua clientela, e prendere decisioni strategiche basate su informazioni reali.

Il valore della personalizzazione dell’esperienza

Un ospite che si sente accolto in modo personale sarà più soddisfatto, più propenso a tornare, a lasciare una recensione positiva e a consigliare la struttura ad altri. La personalizzazione dell’esperienza di soggiorno è oggi uno dei principali fattori di fidelizzazione, perché genera un legame emotivo tra ospite e struttura, trasformando un “semplice” viaggio in un ricordo memorabile.

Ma cosa significa, concretamente, personalizzare?

Significa inviare un’email pre-soggiorno con consigli su misura per una coppia amante del vino in visita in Valpolicella.
Significa offrire un check-in anticipato gratuito a una famiglia che ha già soggiornato l’anno precedente.
Significa ricordare le preferenze di camera o colazione di un ospite abituale.
Significa, in sintesi, far sentire l’ospite unico, riconosciuto e valorizzato.


E per farlo, serve una solida base di conoscenza. I dati raccolti tramite un gestionale come Ciaobooking diventano fondamentali: ogni interazione con l’ospite può fornire indizi utili per arricchire il suo profilo e proporre un’esperienza personalizzata in ogni fase del soggiorno.


Inoltre, la personalizzazione non riguarda solo il momento del soggiorno in sé. Inizia prima (con comunicazioni ad hoc durante la fase di ispirazione e prenotazione) e prosegue dopo (con offerte su misura post-soggiorno, pensate per favorire il ritorno). Questo approccio integrato richiede organizzazione, visione e strumenti adeguati. E Ciaobooking, grazie alle sue funzionalità avanzate di CRM, la possibilità di automatizzare alcune comunicazioni, e l’integrazione con strumenti avanzati, offre proprio questo tipo di supporto.

Come raccogliere e utilizzare i dati dei tuoi ospiti in modo strategico (e nel rispetto della privacy)

Personalizzare sì, ma sempre in modo responsabile.

Raccogliere e utilizzare i dati dei propri ospiti è una leva potentissima per migliorare l’esperienza e fidelizzare, ma va fatto con trasparenza e nel pieno rispetto della normativa vigente, a partire dal GDPR.

La buona notizia? Con gli strumenti giusti, è possibile ottenere tutto questo in modo semplice, automatico e conforme alla legge.

Quali dati raccogliere (e perché)

I dati raccolti possono essere suddivisi in tre categorie principali:

  • Dati anagrafici e di contatto, come nome, email, provenienza e lingua parlata. – Servono per comunicare in modo corretto e personalizzato.
  • Dati comportamentali, legati alle preferenze di prenotazione, ai servizi acquistati, alla frequenza dei soggiorni, ecc. – Sono fondamentali per costruire un profilo preciso e segmentare il pubblico.
  • Feedback e recensioni – Aiutano a comprendere punti di forza e aree di miglioramento percepite dagli ospiti.

Come utilizzare questi dati?

Una volta raccolti, i dati devono diventare conoscenza utile. Ecco alcune azioni concrete:

  • Creare TAG personalizzati per classificare gli ospiti in base a comportamenti e preferenze.
  • Segmentare il database per inviare email mirate e offerte specifiche in base al profilo del cliente.
  • Automatizzare le comunicazioni pre-soggiorno, in-stay e post-soggiorno, per rendere ogni fase dell’esperienza più fluida e coinvolgente.
  • Analizzare i dati per prendere decisioni strategiche su pricing, servizi offerti, promozioni stagionali e altro ancora.

Il tutto sempre con la possibilità di gestire il consenso informato, archiviare le preferenze privacy degli ospiti e offrire loro la possibilità di modificare o revocare il consenso in ogni momento. La privacy non è un ostacolo: è parte integrante di una gestione professionale, responsabile e moderna.

Come applicare la segmentazione con Ciaobooking: casi d’uso pratici

Parlare di segmentazione è utile, ma ancora più efficace è vedere come può tradursi in azioni concrete all’interno di una struttura ricettiva. Ciaobooking consente di implementare strategie di segmentazione in modo semplice e scalabile, anche per strutture di piccole e medie dimensioni.

Ecco alcuni esempi pratici:

Email mirate per aumentare le prenotazioni in bassa stagione

Hai notato che una parte dei tuoi ospiti viaggia abitualmente nei mesi primaverili o a fine estate? Con Ciaobooking puoi creare un TAG personalizzato per questi clienti e inviare loro una promozione esclusiva per incentivare la prenotazione in quei periodi. Il risultato? Un’occupazione più stabile e meno dipendenza dall’alta stagione.

Promozioni su misura per chi ama i servizi aggiuntivi

Grazie ai dati raccolti sui servizi acquistati (SPA, degustazioni, tour), puoi creare segmenti di clientela interessati a specifiche esperienze. A questi ospiti puoi inviare offerte personalizzate che includano proprio quei servizi, aumentando la spesa media per soggiorno e migliorando l’esperienza complessiva.

Comunicazioni personalizzate in base alla nazionalità

Ospiti tedeschi, francesi o americani: ogni mercato ha caratteristiche, aspettative e abitudini diverse. Segmentare in base alla provenienza geografica ti permette di comunicare nella lingua giusta, con il tono adatto e con contenuti più rilevanti, migliorando il tasso di apertura delle email e il livello di ingaggio.

Offerte di ritorno per ospiti abituali

Con il tracciamento delle prenotazioni precedenti, puoi identificare facilmente chi ha già soggiornato nella tua struttura. Segmentando questi ospiti, puoi creare campagne dedicate al “ritorno”, magari con un codice sconto riservato o un benefit esclusivo, come un upgrade gratuito o un omaggio all’arrivo.

Segmenti “event-driven” per occasioni speciali

Durante il periodo natalizio, San Valentino o altri momenti chiave dell’anno, puoi creare segmenti temporanei legati al comportamento d’acquisto (ad esempio, chi ha prenotato in quelle date negli anni passati) e proporre offerte tematiche. Questo tipo di segmentazione, dinamica e flessibile, è ideale per massimizzare le conversioni durante le festività o eventi locali.

Errori comuni da evitare nella segmentazione

La segmentazione è uno strumento potente, ma per essere davvero efficace va applicata con consapevolezza. Ecco alcuni degli errori più comuni che è bene evitare:

  • Basarsi solo su dati demografici: conoscere età, genere o nazionalità dei propri ospiti è utile, ma non sufficiente. Una stessa fascia d’età può racchiudere esigenze e aspettative molto diverse. Limitarsi a segmentazioni troppo generiche rischia di rendere l’offerta poco rilevante.
  • Non aggiornare i segmenti nel tempo: le preferenze dei clienti possono cambiare, così come le abitudini di viaggio. Segmenti statici, creati una volta e mai più rivisti, diventano presto obsoleti. È importante monitorare e aggiornare i dati in modo continuo, per mantenere la segmentazione efficace.
  • Creare troppi segmenti (e poi non usarli): avere una suddivisione troppo frammentata può diventare controproducente: troppe etichette generano confusione e rendono difficile l’azione. Meglio partire da pochi segmenti strategici e sviluppare la strategia nel tempo, in base ai risultati.
  • Trascurare la qualità dei dati raccolti: dati incompleti, non aggiornati o raccolti in modo disorganizzato rendono la segmentazione inefficace. È fondamentale assicurarsi che il gestionale sia configurato correttamente e che lo staff inserisca le informazioni in modo accurato e coerente.

Ricorda che segmentare è solo il primo passo: se poi non si traducono i segmenti in azioni concrete – email mirate, offerte personalizzate, comunicazioni su misura – tutto il lavoro rischia di restare sterile. 

Serve un ponte tra strategia e operatività: e qui gli strumenti digitali, come Ciaobooking, fanno la differenza.


In sostanza, comprendere davvero chi sono i tuoi ospiti e cosa desiderano diventa una necessità. La segmentazione ti permette di creare esperienze più rilevanti, aumentare la soddisfazione e fidelizzare nel tempo. Ma per farlo in modo efficace servono strumenti che trasformino i dati in azioni concrete.

Con Ciaobooking puoi gestire tutto questo in modo semplice e integrato: dalla raccolta intelligente delle informazioni alla creazione di segmenti e comunicazioni personalizzate, ogni funzione è pensata per aiutarti a costruire un’ospitalità più attenta, mirata ed efficace.

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